lunedì, giugno 18, 2007

Lavorare in Italia: come in proprio o dipendente?

Nonostante questo post sia stato iniziato il 18 giugno del 2007 lo pubblico oggi 26 agosto 2008.

Lavorare in Italia, è una gran grana.
Una persona ha i suoi sogni, le sue aspirazioni, magari porta avanti studi difficili e si fa in quattro per raggiungere traguardi per poi scoprire che tanta scienza non serve.
E' caratteristico dei giovani voler spaccare il mondo e fare fortuna. L'unico paese dove questo accadeva una volta e può ancora accadere è l'America, gli Stati Uniti.
L'Italia è la patria dei piccoli imprenditori, ci allettano dicendo che piccolo è bello ed efficiente, lasciando intendere che siano le piccole barche ad avere più chance nella navigazione sull'oceano ma sappiamo benissimo che le piccole barche possono fare solo da scialuppe di salvataggio.
In molte realtà italiane c'è da distinguere tra quelli che dicono di lavorare e quelli che effettivamente lavorano.
Si assiste frequentemente ad un puntamento di dita contro tutti gli altri dell'inefficianza di questa propensione di additare agli altri l'incapacità organizzativa o a spostarla verso i 'pesci grossi' con il risultato di rendere accettabili e legittimare le proprie omissioni e incapacità.

martedì, maggio 08, 2007

Come lavorare con l'open source















In risposta a Guido, che chiedeva come lavorare con
l'open source, segnalo questa ulteriore analisi sui costi
dell'opensource:
http://www.riehle.org/computer-science/research/2007/computer-2007-article.html

Ti faccio questa domanda:
Se tu lavorassi con codice chiuso dove arriveresti?
Fatto il tuo applicativo (closed) nelle 24 ore
personalizzato per il tuo cliente a quanti altri
clienti potresti venderlo? (a zero/o).

Io credo che fare soldi prescida dal fatto che si parli di
opensource o closesource.
Tu probabilmente parti dal presupposto che se ho 0 capitale
inizio con l'open source. Ma questo è ancora il passo zero:

un'azienda, un business ha bisogno di una organizzazione.
Non è fatta solo di sviluppatori.

Vedi RedHat, bel marchio, bel mercato, ad un certo punto ha
capito che non poteva più reggere il carico e ha chiesto
aiuto ad IBM
la scelta non è stata per altruismo ma per sopravvivenza.

Casi aziendali, storici ce ne sono tanti.
Un caso classico che cito è il VHS:
quando nacque non era migliore del betamax anzi era peggiore
e non ha mai raggiunto la qualità del Betamax!!!
La ditta che invento il VHS era una piccola realtà: JVC,
dietro betamax c'era la Sony.
Sappiamo come andò a finire, infatti sicuramente ti sarai chiesto:
"cos'è betamax?". La risposta è nella domanda ha perso la sfida.
Il VHS ha ancora oggi qualche barlume di vita. La JVC fece
una scelta molto simile a quello che viene fatto sistematicamente
nell'opensource: fu più flessibile di Sony nel far usare
ad altri il proprio standard. http://it.wikipedia.org/wiki/VHS

Altri che nello scantinato crearono la loro invenzione, sono poi dovuti
uscire dal garage-scantinato.
L'invenzione gli ha dato lo spunto. Uno dei motti nel business è:

Vediamo! Sei capace di rifarlo!?.

Ma questa è una storia di mele.

In bocca al lupo!