lunedì, giugno 18, 2007

Lavorare in Italia: come in proprio o dipendente?

Nonostante questo post sia stato iniziato il 18 giugno del 2007 lo pubblico oggi 26 agosto 2008.

Lavorare in Italia, è una gran grana.
Una persona ha i suoi sogni, le sue aspirazioni, magari porta avanti studi difficili e si fa in quattro per raggiungere traguardi per poi scoprire che tanta scienza non serve.
E' caratteristico dei giovani voler spaccare il mondo e fare fortuna. L'unico paese dove questo accadeva una volta e può ancora accadere è l'America, gli Stati Uniti.
L'Italia è la patria dei piccoli imprenditori, ci allettano dicendo che piccolo è bello ed efficiente, lasciando intendere che siano le piccole barche ad avere più chance nella navigazione sull'oceano ma sappiamo benissimo che le piccole barche possono fare solo da scialuppe di salvataggio.
In molte realtà italiane c'è da distinguere tra quelli che dicono di lavorare e quelli che effettivamente lavorano.
Si assiste frequentemente ad un puntamento di dita contro tutti gli altri dell'inefficianza di questa propensione di additare agli altri l'incapacità organizzativa o a spostarla verso i 'pesci grossi' con il risultato di rendere accettabili e legittimare le proprie omissioni e incapacità.

Nessun commento:

Posta un commento